
Tempo Libero- Ambiente - Benessere
TEMPO LIBERO
Nella vita, i cambiamenti improvvisi possono dare luogo a periodi di tempo libero inaspettati, una nuova carriera, il pensionamento, o quando i figli lasciano casa. Riempire il tempo libero con attività utili è un modo per aumentare la creatività, l’ energia, l’ entusiasmo, e il senso di gratificazione. Utilizzare il tempo libero per apprezzare maggiormente la vita ,la natura e l’ambiente in cui viviamo ma anche esplorare altri Territori.
Il riposo, la danza e il cibo: seguendo il gradiente di latitudinale che porta da Nord a Sud del Paese. Sono questi i principali hobby che gli italiani coltivano nel tempo libero.
A scattare l’istantanea è un’indagine condotta da Groupon, azienda leader tra i gruppi d’acquisto online. Andando a valutare i coupon venduti tra gennaio e agosto dell’anno in corso, gli analisti hanno valutato gli interessi più curiosi degli italiani. I dati che sono venuti fuori sono originali, ma in parte rispecchiano anche lo stile di vita adottato nelle diverse aree della Penisola.
È così emerso che chi vive a Milano, condizionato da ritmi di lavoro che non sono quelli di buona parte del resto d’Italia, quando è lontano dall’ufficio tende soprattutto a riposare. Da qui il via libera all’acquisto di attività quali lo yoga e il pilates, seguito da un’ampia offerta da parte di palestre e centri benessere: dove ci si dà modo di mantenersi in forma pur vivendo la quotidianità a ritmi sostenuti. Scelte analoghe, seppur sbocciate su territori caratterizzati da abitudini opposte, sono state registrate nelle Marche e in Sicilia. Nelle grandi città, come testimoniato anche da diversi avventori, è risultato elevato anche il ricorso all’acquisto di beni e servizi online: alimenti, tagliandi per auto, servizi di trasloco, pulizia domestica e imbiancatura, manutenzione delle caldaie e degli impianti di condizionamento. Una scelta che, soprattutto per i fuorisede, risulta spesso dettata dalla mancanza di contatti diretti con artigiani. Mentre per la maggior parte dei clienti di Groupon il beneficio è sia economico sia di tempo: si acquista e si prenota il servizio online, senza dover inseguire nessuno e soprattutto potendo pianificare qualsiasi intervento con il dovuto anticipo.
Diverse invece sono le tendenze raccolte nel Centro e nel Sud del Paese. Se nel Lazio spopola la passione per il tango e in Toscana è boom di corsi di zumba e balli latino-americani, al Sud a far registrare il picco sono diversi corsi di cucina, oltre che da sommelier. Dall’attività culinaria all’attività sportiva: tra i campetti di tennis del Veneto si nascondono i seguaci di Federer e Nadal, mentre in Campania in molti hanno deciso di darsi all’ippica, acquistando corsi di equitazione. Curioso anche il dato giunto dalla Sardegna: a fronte di un’offerta naturale legata al mare, nei primi otto mesi dell’anno in corso s’è registrato un sensibile aumento nelle vendite di corsi per imparare ad arrampicare. Tendenza analoga s’è riscontrata pure in Trentino, dove pure il desiderio di passare una giornata facendo rafting sui fiumi è rivelato piuttosto comune.
Ma tempo libero significa anche coltivare degli hobby e tra questi quello dei videogiochi. I videogiochi sono ufficialmente uno sport. Lo ha deciso il Cio (Comitato Internazionale Olimpico) al termine di una riunione a Losanna con la diffusione di un comunicato che apre un finestra storica sul futuro sportivo dei videogiochi e dello sport in genere.
AMBIENTE
Sport e ambiente rappresentano un binomio indissolubile per il nostro benessere. L’attività fisica all’aria aperta permette al nostro corpo di ossigenarsi e rimanere in forma, combattendo sovrappeso e sedentarietà. Lo sport rappresenta un modo attivo per poter vivere al meglio la natura ed immergersi nelle sua bellezza, prendendosi cura del proprio corpo ma anche della propria salute psico-fisica. Lo sport è infatti un importante anti stress che permette di superare le tensioni accumulate ogni giorno attraverso una attività sana e divertente. Il contatto con l’ambiente permette inoltre lo sviluppo di una coscienza ambientale matura grazie ad una interazione costruttiva con la natura.
Tanti sono gli sport praticabili all’aria aperta e immersi nel verde. La corsa rappresenta per funzionalità e assenza di costose attrezzature una delle attività più praticate in ogni fascia di età. Correre infatti aiuta il nostro sistema cardio circolatorio, combatte il colesterolo e permette di controllare il proprio peso corporeo. Oltra alla corsa numerose sono le attività sportive praticabili a contatto con la natura: ciclismo, trekking, canottaggio, sci rappresentano solo alcuni esempi delle molte possibilità.
Sport ecosostenibile significa anche particolare attenzione al modo di lavorazione e alla qualità della propria attrezzatura sportiva. Importante è scegliere prodotti non realizzati attraverso sfruttamento minorile o violazione dei diritti, optando per capi sportivi realizzati senza l’uso di sostanze chimiche e Pfc, perfluorocarburi, particolarmente pericolosi per l’ambiente.
Piccoli accorgimenti possono inoltre essere utili: non utilizzare bottigliette d’acqua usa e getta, ma utilizzare borracce che permettono di evitare sprechi e ridurre in tal modo il numero dei rifiuti, mentre una sana alimentazione aiuta il nostro organismo a sentirsi in forma, mangiare frutta e verdura è essenziale per il nostro benessere quotidiano, rintegrando i sali minerali e l’acqua persa durante l’attività sportiva.
SPORT E AMBIENTE
Il mondo dello sport non ignora l'importanza sempre crescente delle tematiche ambientali nel momento in cui il delicato equilibrio ecologico rischia di essere veramente compromesso da modelli di sviluppo spesso inadeguati; già di per se lo sport è sempre stato salvaguardia per l'ambiente dovendo esso convivere gomito a gomito con l'ambiente stesso.
L’'ambiente dunque è una realtà viva, fragile, complessa, della quale ogni uomo fa parte a tutti i livelli e che l'azione dell'uomo, proprio perché consapevole e dunque responsabile, è essenziale per la conservazione ed il recupero oltre che del patrimonio culturale anche di quello naturale che attraverso l'uomo è entrato nella storia dell'umanità. Oggi si pratica sport non solo perché fa bene alla salute, al tono fisico, ma anche per evadere dal quotidiano, dal banale, dalla solitudine; si assiste così al formularsi di una triangolazione sport-salute-avventura, creando il clima favorevole alla diffusione sempre crescente di sport e natura.
Questa nuova sensibilità ha dato impulso a molte pratiche che hanno come teatro l'ambiente naturale: alcune di queste appartengono alla tradizione dello sport (corsa, canottaggio, canoa, ciclismo, alpinismo, vela), altre accentuando un desiderio di immersione totale hanno aperto la via a scenari prima sconosciuti, a volte estremi (windsurf, sci alpinismo, rafting, deltaplano).
Il contatto giornaliero con l'ambiente naturale favorisce la consapevolezza e dunque la responsabilità dei limiti consentiti per cui è certo che i nostri ragazzi, spontaneamente, proporranno a se stessi e agli altri un comportamento corretto favorendo il mantenimento, il recupero attraverso il rispetto, l'equilibrio, l'ordine, la pulizia di quell'ambiente naturale che li circonda.
Riprendendo i concetti iniziali è necessario dire che lo sport e l'ambiente sono molto uniti da sempre cioè da quando esiste lo sport; e insieme hanno generato fin da subito un altro matrimonio, quello con il turismo che all'ambiente è intimamente collegato. Lo sport moderno ha grosso modo un centinaio di anni ed era nato soprattutto come un veicolo per esplorare l'ambiente quindi per fare turismo; ci si impegnava nell'alpinismo, nel canottaggio, nel podismo sempre per curiosità prima che per mettere in mostra le capacità atletiche.
Il fenomeno turistico-ambientale era superiore a quello salutistico. In quanto dell'agonismo non se ne parlava ancora; lo stesso primo ciclismo agonistico è stato, più che sport, curiosità di vedere dei pedalatori, si magnificava la loro possibilità di esplorare panorami, di conquistare spazi più che conquistare vittorie.
Adesso la situazione si è quasi capovolta o comunque parecchio modificata rispetto all'origine: non è più lo sport il veicolo per scoprire l'ambiente ma la ricerca dell'ambiente, il turismo, è diventato veicolo per fare o veder fare sport. Poca gente pratica lo sport d'élite ma tantissima lo segue, lo segue fisicamente; dopo un sorteggio calcistico di coppa europea la gente prima si domanda com'è la città dove pensa di andare poi quanto è forte la squadra di quella città.
Sport e ambiente, sport e turismo vivono benissimo insieme, si sostengono a vicenda; la candidatura olimpica di una città è basata al 70% almeno sulle attrattive turistiche, non necessariamente panorami, spiagge e montagne ma, ad esempio, cucina, vita intensa e musei.
In conclusione l'ambiente ha stimolato lo sport a nascere e a crescere, lo sport a sua volta sta aiutando l'ambiente. Ma lo sport può fare e in parte sta facendo anche qualche cosa in più: sta cominciando a difendere l'ambiente, lo aiuta a conservarsi ed a migliorarsi. Aree che rischiavano il degrado e vengono ora difese per consentire gare di canoa o di sci di fondo oppure, laghi: canottaggio e vela; in altre aree nascono campi da golf, per ora aperti a pochi, ma garanzia di verde abbondante, e lunghi sentieri nei boschi vengono difesi per allettare gli amanti della corsa.
NON FARE NIENTE –“ Ma il vero danno all’ambiente lo provoca una vita sedentaria. E’ dimostrato che una qualsiasi attività sportiva, realizzata con costanza,salvaguarda da numerose malattie. La seconda parte del Libro Bianco dello Sport, pubblicato recentemente dal CONI, ha calcolato che ridurre i sedentari presenti in Italia di circa 200.000 unità (1% della popolazione inattiva) genererebbe un risparmio del sistema sanitario nazionale di 80 milioni di euro l’anno.
Un’attività fisica costante migliora l’efficienza energetica di ognuno, riducendo la pigrizia e l’utilizzo di energia esterna per le attività quotidiane (spostamenti, riscaldamento casalingo, utilizzo di macchinari specifici per le piccole operazioni quotidiane come salire le scale, spostare, spremere, portare…). Per capire cosa sarebbe la nostra vita senza lo sport vi rimando al cartone della Disney, Wall-E, in cui un’immaginaria società umana privata delle capacità motorie viveva supportata, in tutte le sue funzioni, da macchine. Che per muoversi consumano energia.
Quindi più sport vuol minor consumo di medicine, una popolazione più sana e una miglior “efficienza energetica” personale. Se non è “green” tutto questo “…
MANUALE SPORT PER L’AMBIENTE
Sport che fa bene allo spirito e al corpo, ma anche sport che fa bene e tutela lʼambiente. Due possibilità che si coniugano magnificamente in nome dellʼarmonia dellʼuomo e della sua assonanza con la natura un primo passo verso un “uso” maggiormente eco-sostenibile dei parchi ed esperimento per la realizzazione di sempre più numerose competizioni sportive allʼinterno delle stupende Aree Protette italiane.
Il binomio sport-ambiente, in questa ottica, costituisce il miglior mezzo possibile per la formazione dellʼindividuo e per la valorizzazione delle nostre risorse ambientali. Allenare sé stessi oggi, con uno spirito di sportività e onestà vorrà dire allenarsi un domani a difendere il paesaggio naturale dagli abusi, dallʼincuria e dallʼabbandono.
BENESSERE
Il benessere (da ben – essere = "stare bene" o "esistere bene") è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell'essere umano, e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona.
Il concetto di benessere nel corso degli anni ha subito numerose modifiche e ampliamenti, che hanno condotto ad una visione del termine più ampia e completa, non più incentrata sull'idea di assenza di patologie, ma come uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale.
Questa visione è punto cardine di molte discipline e correnti di pensiero filosofico, occidentali e orientali, con recenti conferme in campo medico-scientifico.
Comunemente il benessere viene percepito come una condizione armonica tra uomo e ambiente, risultato di un processo di adattamento a molteplici fattori che incidono sullo stile di vita.
Anche nel rapporto della Commissione Salute dell'Osservatorio europeo su sistemi e politiche per la salute (a cui partecipa il distaccamento europeo dell'OMS) è stata proposta definizione di benessere come "lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società".
Come si legge nel Rapporto, tutti e cinque gli aspetti sono importanti, ma ancora più importante è che questi siano tra loro equilibrati per consentire agli individui di migliorare il loro benessere.
Sentiamo spesso parlare di “benessere psico-fisico”, ma di cosa si tratta?
L'attività fisica contribuisce al miglioramento della qualità della vita in tutti i suoi aspetti.
Oltre a prevenire l'insorgenza di disturbi e malattie, ha un effetto positivo anche sul benessere psichico della persona.
La nostra mente è in continua connessione con il nostro corpo e con l'ambiente che ci circonda: l'armonia che riusciamo a realizzare tra questi aspetti sarà il risultato del nostro benessere psico-fisico.
L'espressione ben-essere si identifica all'interno di una filosofia di vita, che vede noi stessi come responsabili attivi di quel processo volto ad aumentare e migliorare il nostro stato di salute.
Non si tratta, infatti, di limitarsi a mantenere stabile la nostra condizione di salute, ma di intervenire consapevolmente e in prima persona, per migliorare quegli aspetti della nostra vita che non ci soddisfano.
A tal proposito, quale migliore supporto di quello offerto da una regolare attività fisica?
Mens sana in corpore sano dicevano gli antichi…
La scienza ha de tempo dimostrato che in questo detto c’è più di un semplice fondo di verità.
Diversi studi hanno infatti evidenziato che lo sport, praticato a qualunque livello, è in grado di migliorare non solo la forma fisica ma, con questa, anche il benessere psicologico.
Grazie a fattori sia psicologici che fisiologici, il movimento fisico aiuta a migliorare il tono dell’umore e la resistenza allo stress.
Sport benessere psicologico: meccanismi fisiologici
Uno dei meccanismi mediante i quali lo sport migliora il benessere psicologico è anzitutto di tipo fisiologico.
È stato infatti dimostrato che praticare attività fisica stimola da parte dell’organismo la produzione di endorfine, un gruppo di neurotrasmettitori prodotti dal sistema nervoso che funzionano come oppiacei e antidepressivi naturali.
Il rilascio di endorfine nel cervello provoca infatti un innalzamento della soglia di resistenza al dolore e, con questo, anche un globale stato di benessere-euforia.
Basti pensare che, secondo alcune ricerche, già un’attività sportiva intensa praticata per soli dieci minuti determinerebbe un aumento del rilascio di endorfine per circa un’ora (Cashmore, 2008).
WST SHOW SPOSA IN PIENO LA PRATICA DEL BENESSERE E LE SUE IMPLICAZIONI
DIVERSE AZIONI E INIZIATIVE SONO DEDICATE AL BENESSERE
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